La casa, si sa, nasconde molte insidie e anche una minima disattenzione può causare gravi danni.
Ne è prova quanto successo giovedì scorso – 13 settembre – in provincia di Treviso.
Intorno alle 17.15, infatti, i poliziotti sono intervenuti presso un’abitazione per la segnalazione di un incendio.
Gli agenti – come si apprende da IlGazzettino.it – hanno suonato più volte al campanello senza avere nessuna risposta. Per questo motivo, la Polizia ha allertato i Vigili del Fuoco e il personale del SUEM, il Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica.
In attesa dell’arrivo dei rinforzi, i poliziotti hanno scavalcato il cancello e si sono arrampicati per raggiungere il balcone. Porta e finestre erano chiuse e gli agenti così hanno cominciato a battere forte alla porta finestre.
A un tratto, un uomo di 47 anni apre ai poliziotti e dentro l’appartamento c’era molto fumo e poca visibilità.
L’uomo ha dichiarato che stava dormendo e la moglie era uscita, lasciando la pentola sul fuoco…
Insomma, se non fosse stato per le forze dell’ordine, quell’uomo avrebbe rischiato grosso e tutto per colpa di una ‘banale’ dimenticanza.