Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di lifestyle detox, dieta detox, vacanza detox. Insomma, tutto “detossificante”. Ci sono attività e alimenti che senza dubbio fanno bene in determinati momenti della nostra vita, perché necessitiamo un certo quantitativo di sostanze, ma bisogna seguire i consigli giusti dei professionisti senza cadere facilmente nel marchio “detox”, alle volte solo una trappola di marketing.

Che significa “detox”? Il concetto contiene il termine “tossina”, ovvero sostanze dannose per l’organismo, ovvero quelle che deteriorano gli organi o i tessuti. Che in pratica vuol dire tutto e niente, per questo motivo è necessario essere specifici. In nome del “detox” possono essere consigliate strategie del tutto sbagliate. Esempi facili in questo senso sono il digiuno, il “salto del pasto”, tutte strade che possono fare solo più male. Non esistono cibi buoni e cibi cattivi, esistono solo quantità dannose, d’altronde “è la dose che fa il veleno”.
Com’è una vera dieta “disintossicante”? Oltre al fatto che abbiamo organi deputati a questo processo come fegato e reni, quello che possiamo fare è aiutare questi organi a fare il loro lavoro con un’alimentazione che non affatichi il nostro corpo. Sembra semplice, ma andiamo nel dettaglio. Andiamo a scegliere di più:
- Alimenti che presentano una facile digestione.
- Alimenti con ridotto apporto di grassi e proteine (animale).
- Alimenti ricchi di fibre.
- Alimenti che possono contenere molecole epatoprotettive.
- Acqua per l’idratazione

Facile digestione. I pasti abbondanti, solitamente, portano l’organismo a concentrare sangue e sforzi tutti alla digestione. Alimenti più facili di molti altri da digerire sono: Riso, pasta, patate. Gli amidi di questo tipo iniziano la loro digestione già a partire dalla bocca. E poi pesce come nasello o merluzzo, con pochissimo grasso. Le verdure, fogliacei come spinaci, biete e tutti i tipi di insalata.
Pochi grassi e proteine. Tutta la carne deve affrontare una digestione più lunga, come è ovvio. La carne rossa dovrebbe essere poche volte al mese e si consiglia accompagnata da verdure fogliacee. Le carni leggere, però, sono il tacchino, il pollo e il coniglio.
Abbondanza di fibre. I vegetali e i prodotti integrali sono ricchi di fibre. Queste aiutano la microflora batterica intestinale Aiutano a ridurre l’assorbimento di zuccheri e grassi e migliorano l’eliminazione delle scorie. Citiamo, dunque, alimenti integrali (pane, pasta e cereali), frutta (mele, frutti rossi e kiwi), verdure (Finocchi, carciofi, spinaci e lattuga), legumi (ceci, fagioli, lenticchie).

Dove sono le epatoprotettive? A protezione del fegato, alcuni alimenti contengono elementi chimici più capaci rispetto ad altri. Boldo, carciofo e cardo hanno maggiore effetto epatoprotettivo e per questo si trovano in tantissimi integratori per il fegato.
L’idratazione. In ogni dieta c’è sempre una buona abitudine: bere acqua. Questa, soprattutto l’oligominerale, riduce il gonfiore e migliora la depurazione dei tessuti. Sarebbe ottimale la quantità di 1,5 o 2 litri di acqua nel corso di tutto il giorno. Vanno bene anche tisane, tè e acque aromatizzate ma senza zucchero. In ogni caso, un professionista della nutrizione analizzerà precisamente i vostri bisogni.