Cronaca Social

Esplode pneumatico in officina: morto operaio di 18 anni a Palermo

Incidente sul lavoro a Palermo. La vittima si chiamava Alaenj Camara. Durissimo il commento di Cisl e Cgil. I dettagli.

Incidente mortale sul lavoro a Palermo.

La vittima è un giovane operaio del Senegal di 18 anni, deceduto stamattina – martedì 19 novembre – mentre era a lavoro in un officina.

La tragedia è avvenuta in via Ugo La Malfa, la zona industriale del capoluogo siciliano.

Secondo le prime informazioni, il giovane stava smontando la ruota di un mezzo pesante, quando lo pneumatico è esploso, investendolo in pieno. Sulla vicenda indagano i carabinieri.

La vittima è Alaenj Camara: secondo quanto ricostruito, stava effettuando la riparazione di uno pneumatico di un mezzo agricolo che, per ragioni ancora da chiarire, sarebbe scoppiato, causando il peggio.

Leonardo La Piana, segretario generale Cisl Palermo ha affermato: «Ancora un grave incidente sul lavoro e stavolta a perdere la vita è stata una vittima giovanissima, appena diciottenne. Siamo certi che gli inquirenti faranno chiarezza, ma siamo stanchi di assistere a questo bilancio tragico che nel nostro territorio tocca punte elevatissime, la sicurezza sul lavoro deve diventare priorita’ per tutte le istituzioni competenti».

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Sulla vicenda è intervenuto anche Francesco Piastra, segretario della Cgil Palermo: «Purtroppo continua l’impatto pesante dei morti sul lavoro in un anno orribile per Palermo, città in cui aumentano le vittime e le denunce di infortunio e in questo caso a colpire ancora di più è l’età del lavoratore e la modalità nella quale la tragedia è avvenuta».

Il sindacato ha chiesto che «sia fatta luce al più presto» sulle circostanze che hanno provocato la morte del giovane ucciso dall’esplosione di un grosso pneumatico.

«Ci chiediamo se l’azienda rispettava e applicava le norme in materia di sicurezza e protezione e se al lavoratore, vista la giovane età, era stata fornita la formazione adeguata – ha affermato Piastra – Ma è un interrogativo amaro perché purtroppo, nonostante le norme, l’applicazione delle regole sulla sicurezza è bassa e nella nostra realtà si continua a registrare un’alta incidenza di morti sul lavoro».

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La Cgil Palermo ha chiesto alle forze dell’ordine impegnate negli accertamenti e alla magistratura di acclarare tutte le responsabilità. «Alla luce di quanto emergerà – ha aggiunto – la Cgil si riserva di valutare la costituzione di parte civile dell’organizzazione sindacale nel processo».

«Speriamo che non sia un altro caso di sfruttamento del lavoro – ha sottolineato Bijou Nzirirane, responsabile dell’ufficio migranti della Cgil Palermo – Sappiamo che a Palermo tanti ragazzi lavorano in condizioni disagiate e senza l’applicazione di contratti di lavoro o con contratti non adeguati. Siamo vicini alla comunità senegalese che si trova a dover affrontare una vicenda così grave e alla famiglia, alla quale esprimiamo le nostre condoglianze e tutta la nostra solidarietà».

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