È di almeno 30 morti e 2.550 feriti il bilancio provvisorio dell’esplosione che ha devastato Beirut, capitale del Libano. Lo ha riferito il ministro della Salute libanese, Hamad Hassan.
Al-Manar, la TV ufficiale libanese del movimento sciita Hezbollah, ha reso noto che gli ospedali di Beirut sono sopraffatti dal numero di vittime dell’esplosione del porto della città e ha rivolto un appello con la richiesta di donazioni di sangue.
Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha raggiunto telefonicamente il Generale Di Stasio Comandante del Contingente Italiano in Libano e il Generale Antoci Comandante della Missione Bilaterale di Addestramento.
«Appena ho appreso della tremenda esplosione avvenuta a Beirut ho voluto immediatamente sincerarmi delle condizioni del nostro Contingente in Libano. Un nostro militare è rimasto lievemente ferito. A lui e ai suoi familiari va la mia solidarietà e vicinanza, cosi come a tutti i militari italiani in Libano».
Il Ministro ha voluto subito essere informato sulle condizioni del militare ed esprimere la vicinanza di tutto il Governo, ricevendo rassicurazioni sullo stato del militare che è stato lievemente ferito al braccio durante l’esplosione. Lo stabile dove si trovavano i dodici militari Italiani infatti, anche se non si trovava nelle immediate vicinanze, è stato danneggiato dall’onda d’urto. È in corso il trasferimento dei dodici militari che si trovavano a Beirut alla base di Shama. Tutti hanno avvisato di persona le loro famiglie rassicurandoli sulle proprie condizioni.
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