Una scoperta inquietante è avvenuta davanti alla casa della famiglia di Desirée Piovanelli, la 14enne uccisa a Leno, in provincia di Brescia, nel 2002.
Infatti, è stato rinvenuto un fantoccio con un teschio impiccato alla cancellata del luogo dove vivono i familiari della ragazza. Il padre di Desirée ha sporto denuncia ai Carabinieri.
Di conseguenza, la Procura della Repubblica di Brescia ha aperto un’inchiesta. L’ipotesi è che il fantoccio sia un messaggio intimidatorio.
Desirée Piovanelli è stata trovata morta il 28 settembre 2002 e quel delitto sconvolse l’Italia intera. La ragazza non fu solo accoltellata ma subì anche un tentativo di stupro.
Maurizio, il papà di Desirée, di recente ha chiesto di riaprire le indagini. Intervistato da Quarto Grado e dal Giornale di Brescia, ha affermato che la figlia “è vittima di un tentativo di rapimento, non di stupro. Il paese sa come sono andati i fatti, in tanti mi hanno avvicinato dicendomi di conoscere il gruppo di pedofili: da quello che sappiamo sono persone che adescavano ragazzine sfruttando i coetanei, usati a loro volta“.
Secondo il padre, non si sarebbe approfondito quanto successo perché il caso coinvolgerebbe “persone importanti“.
“So che gli assassini di mia figlia hanno paura – ha detto l’uomo – ma voglio incontrarli, devono raccontarmi ciò che sanno“.
Alla luce di quanto ha dichiarato Maurizio Piovanelli, non è da escludersi che il fantoccio possa essere una conseguenza.