È stato fermato vicino alla stazione di Otranto, in provincia di Lecce, Salvatore Carfora, originario di Napoli, ritenuto l’assassino di Sonia Di Maggio, 29 anni, di Rimini.
Ricercato da ieri sera, lunedì 1 febbraio, dopo un’aggressione mortale in strada nel Salento, l’uomo è stato fermato non molto lontano dalla via in cui è stata accoltellata la ragazza.
Carfora, già noto alle forze dell’ordine, era uscito dall’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa lo scorso 19 giugno. La polizia è risalita a lui sin da subito grazie alle testimonianze raccolte sul luogo dell’assassinio. Al momento l’uomo si trova in commissariato, sotto interrogatorio.
L’uomo ha dichiarato ai poliziotti di aver gettato l’arma. Al momento, però, le ricerche sono state infruttuose. Carfora, che avrebbe confessato l’assassinio, non sarebbe lucido. Nelle sue ultime dichiarazioni, l’uomo ha detto di aver buttato il coltello in un muretto a secco, ma la zona è piena di muretti di quel tipo.
L’AGGRESSIONE
Francesco Damiano, il fidanzato di Sonia di Maggio, ha raccontato l’aggressione subita dalla ragazza: «Stavamo andando al supermercato io e lei da soli, poi è sbucato lui, l’ha presa dal collo e ha cominciato ad accoltellarla e ha continuato dandole più di una ventina di coltellate».
E ancora: «Lei ha cercato di liberarsi e io nel frattempo stavo cercando aiuto e non c’era nessuno, poi mi sono messo ad urlare ed è arrivato qualcuno. Ma lui era già scappato e lei stava a terra».
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