La scuola sta per cominciare e bisogna rendere accoglienti e adeguate le classi. E allora via all’acquisto dei crocifissi: 385 per una spesa complessiva di 1.703 euro.
È accaduto davvero. A fare l’insolito ordine è stata l’Amministrazione comunale di Ferrara guidata dallo scorso giugno dal sindaco leghista Alan Fabbri. A quanto pare asili nido, scuole materne, elementari e medie della città avevano classi sprovviste del simbolo per antonomasia del Cristianesimo.
“Quando ci siamo insediati – ha raccontato al ‘Resto del Carlino’ Dorota Kusiak, assessore alla Pubblica istruzione – abbiamo iniziato a conoscere i dirigenti e ho saputo che non in tutte le aule c’erano i crocifissi. Le scuole ci hanno comunicato il numero di aule sprovviste e abbiamo raccolto il fabbisogno”.
In realtà gli amministratori ferraresi non volevano ‘fare notizia’, ma la notizia è diventata di dominio pubblico facendo il giro dei media perché oggetto di una determina, quindi di un atto pubblico.
“Senza fare clamore – ha spiegato il sindaco Fabbri – posizioniamo un crocifisso. Crediamo che sia un simbolo, oltre che religioso, di identità storico-culturale, di pace e di amore, aperto a tutti e legato alle nostre radici cristiane e al rispetto delle tradizioni; lo dice un non praticante. Ho sempre fatto così anche da sindaco a Bondeno, in questo momento in cui le scuole sono chiuse e nel silenzio, per evitare strumentalizzazioni, attacchi o esaltazioni”.
Il modello acquistato, per completezza dell’informazione, è semplice e fra i più economici. Si tratta di un modello base “con croce in legno e corpo in lega di metallo argentata” hanno fatto sapere dalla ditta riminese Semprini che ha preso in carico l’ordine.
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