Molto utile in cucina, apprezzatissimo in tantissimi primi e ricette sfiziose di ogni tipo. Il finocchietto selvatico è ancora più importante se conservato bene ed essiccato correttamente. Sembra un’operazione complessa, in realtà è molto semplice e veloce, e ve la spiegheremo qui, passo passo. Se vogliamo aromatizzare tantissimi piatti, dalle zuppe di legumi alla carne ci servirà un ottimo finocchietto essiccato.
Il finocchietto selvatico si raccoglie normalmente intorno a marzo e aprile, quando è possibili trovare foglie in abbondanza. Successivamente si possono raccogliere i frutti che, erroneamente, chiamiamo spesso semi.

Il finocchietto selvatico, come avremo avuto modo di notare spesso stando in campagna, nasce spontaneamente un po’ ovunque, soprattutto con climi miti. Si trova per circa 3 mesi, da marzo a maggio, non a caso, un tempo, se ne faceva abbondante scorta. Importante, quindi, è la fase della conservazione per utilizzarlo successivamente nella maniera preferita.
Il finocchietto secco ha un profumo intenso, per questo motivo bastano appena due pizzichi per aromatizzare delle zuppe o per arricchire condimenti semplici come aglio, olio e peperoncino. Salsa e finocchietto, è un’altra soluzione veloce e interessante per gustare quest’erba aromatica. Consigliatissimo con lo spezzatino di maiale e nelle insalate.
Il finocchietto contiene molte vitamine, prima su tutte la vitamina C oltre che discrete quantità di Calcio, Potassio, Magnesio e Ferro. possiede proprietà importanti con funzioni digestive, carminative (di contrasto al gas in eccesso nell’intestino), diuretiche, antispasmodiche.

Come essiccare il finocchietto selvatico? Vanno eliminate le parti più legnose dalla base dei piccoli cespi, oltre che le foglie gialle o secche. Poi, va lavato con abbondante acqua, attraverso più risciacqui. Si può far sgocciolare in uno scolapasta e tamponarlo per bene con un panno per asciugarlo.
Adesso si deve posizionare su un vassoio ed esporre ai raggi di sole. Dopo 3 o 4 giorni, se sta essiccando bene in tutte le sue parti, dovrebbe sbriciolarsi al tocco. Se si sbriciola, allora avrete la polvere di foglie del finocchietto selvatico. In caso contrario, lasciatelo un altro giorno sotto il sole. Con il finocchietto essiccato, passate con un setaccio la polvere, questo passaggio eviterà di tenere tra il contenuto aromatico i tipici aghetti.
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