Un fortissimo terremoto, di magnitudo 7.2, ha colpito ieri sera, alle 20.12, l’Iran occidentale.
Il sisma ha causato, stando al bilancio aggiornato stamane, 330 morti e 2.504 feriti.
La cittadina più colpita è stata Sarpol-e Zahab.
Le autorità iraniane hanno disposto la chiusura di scuole e università nella provincia di Kermanshah, dove, però, sono stati chiamati a presentarsi al lavoro tutti i dipendenti governativi.
Seyyed Ali Khamenei, la Guida suprema dell’Iran, in un messaggio, ha affermato che “l’obiettivo dei responsabili ora è quello di accelerare gli aiuti e di soccorrere le persone rimaste intrappolate sotto le macerie”.
Disposto anche l’intervento dell’Esercito dei Pasdaran.
#BREAKING latest #changes
Last night #earthquake 170 #dead, 164 of them from #Kurdistan of #Iran, 6 of them from #Kurdistan #Region of #Iraq.
More than 2500 #wounded Lots of damage to houses & buildings Sherwana #Citadel in #KRG , an ancient & historical site, partly destroyed. pic.twitter.com/CT2UxvhDqN— Hana Çomanî (@HannahIsmail1) 13 novembre 2017
Sono stati, inoltre, allestiti ospedali da campo.
Il ministro dell’Interno, Abolreza Rahmani Fazli, ha riferito, poi, che si temono vittime nelle aree rurali dell’Iran.
Il terremoto è stato avvertito anche in Iraq, Israele e Turchia.
Strong #Earthquake Hits #Iraq and #Iran , Killing at Least 168 https://t.co/4XuRhhTTLn pic.twitter.com/o5hrD2Dq2I
— MTV Lebanon News (@MTVLebanonNews) 13 novembre 2017