Cronaca Social

Funziona davvero usare i fiammiferi contro le zecche?

Andare in montagna con una scatola di fiammiferi è sempre utile. Di sicuro, ci garantisce di poter accendere un fuoco in un rifugio o anche in caso di emergenza. Può sorprendere che alcuni consiglino i fiammiferi perché utili anche a rimuovere eventuali zecche che si attaccano alla pelle.

Questi insetti, questi parassiti, vivono nutrendosi per ore o giorni del sangue di altri animali, umani compresi. Non è poco frequente trovarne nei nostri boschi e ovunque cresca abbondante vegetazione.

Nessuna delle zecche, ama l’odore dello zolfo umido. Una condizione, però, lontana dai fiammiferi che normalmente teniamo con noi. Sarebbe, dunque, del tutto inutile, inumidire la testa di un fiammifero e segnare dei cerchi intorno alla zecca per farla uscire fuori dalla pelle, come viene talvolta consigliato. Fiammiferi accesi o bagnati, oltre a non servire a nulla, possono essere pericolosi in caso di ustioni.

Inoltre risulta inutile anche ricoprire la zona dove insiste la zecca con smalto per le unghie o vaselina. Le zecche sono in grado di sopravvivere per ore senza respirare aria pulita. Quindi anche tentare di “soffocarla” non riuscirà a smuovere la zecca o allontanarla. Stessa cosa vale per la rimozione manuale perché c’è sempre il rischio di schiacciarla o di staccare la testa dal corpo tenendo parte della testa all’interno con eventuali protozoi, batteri o virus.

zecche

Sono da evitare alcol, benzina, acetone, ammoniaca, olio o grassi, per evitare che la zecca sofferente possa affondare ulteriormente nella pelle per scappare. Insomma, che cosa si deve fare allora?

Il metodo migliore. Usare una pinzetta a punte sottili, utilizzandola sulla superficie della pelle per rimuovere il parassita tirandolo con un leggero movimento in rotazione. Evitiamo sempre di rompere o schiacciare la zecca. Ovviamente, l’operazione va eseguita con i guanti.

Dopo la rimozione, serve lavare con acqua e sapone la pelle e disinfettare la zona, preferibilmente con alcol. Se il rostro con cui la zecca penetra la cute è incastrato nella palle, è bene toglierlo con un ago sterile. Ogni volta è bene anche sottoporsi all’antitetanica.