Rodeo degli agenti della polizia di Genova fra le auto di corso Monte Grappa, in bassa Valbisagno, per cercare di bloccare un cinghiale a spasso fra marciapiedi e carreggiate.
L’animale, forse arrivato dal greto di Bisagno, ha impegnando gli agenti dalla tarda mattinata, quando è stato avvistato dalle parti del Magistero e poi si è rintanato fra le aiuole.
Nel tardo pomeriggio, quando ormai si pensava che l’animale, apparentemente docile, potesse essere ricondotto nel greto del torrente, è di nuovo sfuggito al controllo degli agenti. A quel punto le guardie venatorie della Regione lo hanno abbattuto, non mancando di sollevare qualche critica fra i passanti che hanno assistito all’uccisione.
Gli agenti hanno risposto allargando le braccia: «Il cinghiale libero nella strada poteva provocare incidenti o causare altri problemi di ordine pubblico». Le guardie hanno poi spiegato che non c’era il tempo di catturarlo perché la situazione rischiava di sfuggire di mano.
Sul posto nel pomeriggio era intervenuto anche l’operatore della Croce Gialla del Soccorso animale in possesso di strumenti più idonei per catturare l’ungulato, dalle reti al filo a cappio, ma alla fine, purtroppo, non è servito visto che l’animale è stato abbattuto.
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Fra le ipotesi è che il cinghiale fosse arrivato in corso Monte Grappa dal greto del Bisagno dove da tempo vive una famiglia di circa venti ungulati fra piccoli e adulti.
Tante sono state le proteste che si sono sollevate via web nell’apprendere la notizia. In particolare le tante le persone che si erano un po’ affezionate a quel cinghiale educato, che attraversava sulle strisce e che aveva obbedito alla Municipale in una città in cui capita spesso che gli animali dimostrino più senso civico degli esseri umani.
Tutto questo accade in una stagione venatoria in cui la Regione Liguria ha deciso che sono 3.943 i cinghiali abbattibili tra Genova e il suo entroterra. E ben 7.981 quelli che potranno essere eliminati in tutta la provincia. Si tratta di un numero molto elevato per i due Atc genovesi (ambito territoriale di caccia), il più alto tra i sette ambiti e i due comprensori alpini in cui è suddivisa la Liguria. Dunque su un totale di 22.495 capi abbattibili tra Sarzana e Ventimiglia, Genova arriva a poco più di un quarto del totale.
Non mancheranno anche oggi le polemiche degli animalisti, che hanno promesso di scendere in piazza.
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