Il coro è unanime: Fabrizio Frizzi era una persona per bene, un gentleman come pochi. Ma probabilmente, proprio questa sua bontà gli è costata cara più di una volta. Quanto meno a livello lavorativo.
È questo che si legge nelle dichiarazioni rilasciate in una intervista per il settimanale ‘Chi’ da Gerry Scotti, che conosceva Frizzi da oltre vent’anni e che con lui si era scontrato televisivamente in più di una occasione (i loro quiz andavano in onda alla stessa ora e su reti ‘nemiche’).
“A Fabrizio – ha detto – è capitato un paio di volte di dover mandare giù un rospo e non credo che abbia fatto bene né alla carriera né alla salute, qualche pecca nel meccanismo c’è stato e lui ha saputo passarci sopra e portare il suo impegno rimanendo Fabrizio Frizzi”.
Le sue parole, dunque, vanno ad aggiungersi e a confermare quanto detto nei giorni scorsi da altri due vip che oltre a conoscere il conduttore scomparso, masticano tanto di tv e spettacolo: Pupo e la giornalista Rai Cinzia Fiorato.
Il primo aveva scritto su Facebook: “Abbiamo condiviso momenti professionali meravigliosi ed altri, privati, in cui mi raccontavi le tue sofferenze e le angosce che gli ipocriti che oggi ti rimpiangono, ti avevano causato”.
Sulla stessa scia, la giornalista del Tg1 avrebbe scritto sullo stesso social (il post sarebe stato poi rimosso): “La Rai che oggi lo celebra, gli inferse la ferita di metterlo da parte per molto tempo”.