Gracie è un uccellino. Appartiene alla specie della ghiandaia azzurra. È stato adottato dalla famiglia di Dina Theissen. La donna lo ha trovato in fin di vita accanto ad un albero vicino a casa sua. Lo ha preso con sé e lo ha curato grazie anche all’ausilio dei volontari di un gruppo di salvataggio della fauna selvatica della zona.
In attesa di riprendere il volo, Gracie (come era stato ribattezzato l’uccellino) ha, quindi, passato la sua convalescenza nel giardino di casa Theissen giocando con Dina, il marito e la loro figlioletta.
“Ero la sua mamma – ha raccontato Dina ad un giornale locale – siamo persino diventati una grande squadra di cacciatori (di insetti, ndr) quando gli ho insegnato a nutrirsi da solo”.
Poi è arrivato il momento di spiccare il volo, ma Gracie non ha dimenticato chi l’ha salvato: da due anni e mezzo, ogni giorno torna dalla sua famiglia adottiva per un saluto.
E da quando Dina entra ed esce dall’ospedale per curare il cancro alle ovaie che l’ha colpita, Gracie ha incrementato le sue visite, come a voler ricambiare l’affetto e l’aiuto che aveva ricevuto nel momento del bisogno.
“Posso dire che senza la presenza di Gracie, le cose sarebbero state molto diverse emotivamente sia per me che per Alyssa e Ken – ha raccontato Dina – perché ci ha aiutati in modi che si possono sentire, anche se non sono facili da spiegare”.
Oggi Dina è in via di guarigione e Gracie, nonostante si sia formato una sua famiglia (ha avuto quattro diverse covate) continua a far visita ai Theissen.