Cronaca Social

Great Pasta gate, risolto il mistero della montagna di spaghetti abbandonata sulla riva di un fiume

Ci sono misteri che forse non risolveremo mai e ci sono interrogativi che, per fortuna, hanno una spiegazione immediata anche quando sembrano bizzarri, assurdi e imprevedibili. Se vi siete imbattuti in degli spaghetti nella spazzatura, nella vostra vita, la troverete una cosa che può capitare. Resti di una pietanza abbandonati ai rifiuti: una scena che non lascerebbe stupito nessuno. Ma che ne pensate di una montagna di pasta abbandonata sulla riva di un fiume?

Una distesa di otto metri composta da spaghetti e maccheroni riversati di fianco a un ruscello. Si tratta di un vero e proprio “mistero” già denominato “Great Pasta Gate”, e non stupisce la definizione. Il nome sembra fare il verso a un altro avvenimento scandaloso, il “Pizza Gate” in cui un uomo, un complottista fuori di testa si è introdotto in una pzizeria con un fucile perché credeva fosse la sede segreta di un trafficante di esseri umani colluso con il governo americano. 

Tutta questa montagna di pasta abbandonata nel bosco ha catturato l’attenzione della cittadina di Old Bridge, in New Jersey. Racconta il New York Times che a portare alla ribalta la vicenda è stata Nina Jochnowitz, una residente e funzionaria del comune americano che ha ricevuto la chiamata che segnalava la presenza del mucchio di pasta.

La donna, quindi, ha fotografato l’enorme striscia di spaghetti e maccheroni (che secondo lei superavano i 200 chili di materiale gettato) e ha postato l’immagine su Facebook. Ovviamente ha anche allertato le autorità affinché si spostasse quell’ammasso di pattume. Nel comune e, ovviamente, sul web si sono diffuse le teorie più disparate e, appunto, complottiste sulla montagna di spaghetti e maccheroni. Chi aveva scaricato la pasta? E soprattutto, perché? Ecco tutti gli ingredienti necessari per i social affinché la storia diventi il “Great Pasta-gate of 2023”, il nuovo scandalo della cronaca americana.

Dopo diversi giorni il mistero è stato risolto. Le autorità del posto hanno scoperto che l’enorme quantità di cibo era arrivata lì deliberatamente perché “di troppo”. A riversarli sarebbe stato un veterano che voleva liberarsi delle scorte di cibo trovate a casa della madre defunta. 

Grande sdegno da parte della comunità e del sindaco. Il primo cittadino ha fatto sapere che, se ci fosse stato dialogo con l’amministrazione, tutto il cibo non sarebbe stato sprecato in questa maniera. Oltre a nutrire qualche mensa per i meno abbienti, il cibo non avrebbe inquinato il bosco e il fiume.