È accusato di ‘traffico illecito di esseri umani’ e rischia una pena fino a 5 anni di carcere. Ma lui è una guida alpina francese del gruppo di volontari ‘Refuge solidarie’ e la sua colpa è, in realtà, quella di aver soccorso una donna incinta.
Lui si chiama Benoît Ducos. Lo scorso 10 marzo, a circa 1.900 metri di altitudine, si è ritrovato davanti una famiglia nigeriana che cercava di andare in Francia dall’Italia attraversando il passo innevato del Monginevro. Erano padre, madre incinta di otto mesi e i figli di due e quattro anni e mezzo.
La guida, dunque, ha caricato sulla sua auto la famiglia per portarli all’ospedale alle porte di Briancon, in Francia. L’auto, però, è stata fermata dalla Gendarmerie e Ducos è stato arrestato perché stava trasportando stranieri privi di documenti, mentre la donna è stata trasportata in ospedale dove ha poi partorito.
La guida alpina, dunque, rischia il carcere per aver violato le rigide norme francesi sull’immigrazione.
Quella del Monginevro è una alternativa che gli immigrati che vogliono andare in Francia scelgono in maniera sempre più massiccia rispetto alla via per Ventimiglia: altitudine e gelo sembrano non fermarli.
“Impossibile trattenerli – ha spiegato al Giornale.it Simone Bobbio, il portavoce del soccorso alpino piemontese – e noi soccorritori non abbiamo il potere di trattenerli. Possiamo solo cercare di convincerli a non andare, facendo presente i pericoli della scalata e spiegando loro che i francesi comunque li bloccheranno e li riporteranno in Italia. Diciamo che rischiano la vita per niente ma non ci vogliono ascoltare”.