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Idrocoltura, il metodo per avere delle piante rigogliose e senza terra

L’idrocoltura consiste nel coltivazione delle piante senza che serva della terra, ma solo acqua e quando necessario anche delle palline di argilla espansa. Il metodo senza terra può fare in modo di avere delle piante molto decorative. In questo caso, infatti, serve scegliere solo vasetto giusto, e non si deve avere a che fare con il problema sporcizia provocato dalla terra dei vasi.

Tantissime piante riescono a crescere senza terra senza problemi. Col metodo della idrocoltura, persino le cactacee e le piante grasse riescono ad avere un ottimo sviluppo. Vediamo allora quali scegliere e come fare.

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Alcune piante sono più adatte di altre per l’idrocoltura. Quelle da fiore potrebbero avere difficoltà a crescere con le radici immerse solo nell’acqua. Ideali da coltivare, invece, le piante da appartamento. Ad esempio, possiamo citare la dracaena, il filodendro, il croton, alcune felci e la clusia, ma anche la sansevieria, le orchidee e la tradescanzia. Anche le aromatiche, come il basilico, il prezzemolo e il rosmarino. 

Per l’idrocoltura è consigliabile l’acqua distillata, che servirà a riempire il vaso a un terzo della sua altezza. L’acqua del rubinetto potrebbe avere una concentrazione elevata di calcare. Elemento dannoso e non adatto soprattutto quando ancora la pianta deve svilupparsi. In generale, l’acqua va cambiata all’incirca dopo 25 giorni dall’inizio dell’idrocoltura. Successivamente, bisogna mantenere lo stesso intervallo di tempo. L’acqua rimarrà sempre pulita e fresca.

Il passaggio di una pianta coltivata con la terra all’idrocoltura è parecchio delicato. Prima di tutto bisogna estrarre la pianta dal vaso e ripulirla di tutta la terra presente. Si devono poi lavare le radici sotto l’acqua corrente. L’inserimento nel nuovo vaso richiede l’aggiunta l’argilla espansa tra le radici, scuotendo in modo che vengano riempiti tutti gli spazi.

I contenitori trasparenti sono molto utili perché permettono di controllare il rapporto tra le radici e la quantità d’acqua. Inoltre i vasi trasparenti con l’acqua a vista risultano molto decorativi, tenendoli molto puliti.

Il substrato per l’idrocoltura. Le piante che vengono sostenute da uno strato di palline di argilla espansa, e può essere arricchito anche con altri materiali. Per esempio, può essere realizzato uno strato con conchiglie, biglie di vetro, sassolini colorati. Il substrato deve essere anche arricchito con del concime in granuli. In genere una dose basta per 6 mesi.

La primavera è il momento migliore per preparare un’idrocoltura. Si può partire indifferentemente da una talea fatta crescere nell’acqua o da una pianta coltivata in terra. In quest’ultimo caso meglio sceglierla giovane. Poi si deve riempire il vaso per due terzi della sua altezza con il substrato da utilizzare. Con un bastoncino si spingono sul fondo le radici.

Per quanto riguarda le cure, è bene versare un misurino di fertilizzante specifico. Lasciare che l’acqua copra le radici per un terzo e anche per un mese. In seguito si potrà lasciare che l’acqua diminuisca e le radici rimangano all’asciutto anche 1-2 giorni.