Roberto Mancini è il nuovo commissario tecnico della Nazionale azzurra.
L’allenatore di Jesi, dopo l’esperienza allo Zenit San Pietroburgo, ha detto sì alla proposta di allenare l’Italia in un periodo difficile, culminato con la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia.
A Coverciano c’è stata la presentazione.
“Sono emozionato perché diventare CT non è così banale e non capita sempre“, ha detto Mancini ai giornalisti.
“Ringrazio tutti, mi hanno fatto sentire quello che volevo e cioè che mi volessero al 100% – ha aggiunto l’ex calciatore di Bologna, Sampdoria, Lazio e Leicester City – e per me è abbastanza semplice scegliere. Sono orgoglioso di guidare la Nazionale e per uno come me, che ha messo piede a Coverciano la prima volta con l’under 14, arrivare a diventare CT della Nazionale penso sia la cosa più bella. Sono contento per i miei genitori, penso possano essere orgogliosi di me“.
Mancini ha sottolineato che “diventare CT è la massima aspirazione di ogni allenatore. Poi ci sono momenti in una carriera in cui si prendono delle decisioni: sono tanti anni che alleno, questo era il momento giusto, dopo la mancata qualificazione al Mondiale, per fare qualcosa per la Nazionale“.
Parlando di scelte, il tecnico di Jesi ha parlato di Mario Balotelli: “È un giocatore italiano. Ci parleremo e probabilmente lo chiameremo. Vorremmo rivederlo come agli Europei con Prandelli. Pirlo? Vedremo cosa vorrà fare. Parlerò con Buffon per gara Torino e De Rossi“.
GLI IMPEGNI DELLA NUOVA NAZIONALE
Si parte il 28 maggio, a San Gallo, in Svizzera, con l’amichevole con l’Arabia Saudita. Il 1° giugno, invece, sarà la volta del match con la Francia a Nizza e tre giorni dopo con l’Olanda (altra grande esclusa dai mondiali russi). Dopo l’estate, il 7 settembre, si partirà con la nuova competizione UEFA: la National League. A Bologna, infatti, ci sarà la sfida con la Polonia e il 10 con il Portogallo.