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Imbarca antico strumento musicale su Alitalia. Riconsegnato distrutto

Imbarca su un volo Alitalia un violino prezioso e, una volta giunto a destinazione, lo trova distrutto. La replica della compagnia aerea.

Imbarca su un volo Alitalia un violino prezioso e, una volta giunto a destinazione, lo trova distrutto.

È questa la denuncia su Facebook di Myrna Herzog, esperta di musica antica, che sta facendo il giro del mondo.

Ieri, giovedì 3 gennaio, la donna, in un post intitolato ‘Alitalia odia i musicisti‘, ha scritto: “Questo è come Alitalia mi ha consegnato la mia viola da gamba del 17° secolo (strumento a corde simile a un violoncello, n.d.r.), dopo avermi garantito che sarebbe stata trasportata a mano sia dentro che fuori dall’aereo. È stata danneggiato selvaggiamente e sembra che un’auto ci sia passata sopra. Non ho avuto fortuna nel contattare un essere umano di Alitalia e l’unica risposta che ho ricevuto fino ad ora è che l’azienda non si assume alcuna responsabilità. Ho pubblicato due foto sulla pagina Facebook di Alitalia e hanno rimosso il post“.

Oggi, Myrna Helzog ha rincarato la dose con una nuova condivisione, con 5 foto: “Questa è la viola da gamba, prima e dopo il viaggio con Alitalia“, con allegata la documentazione di consegna del prezioso strumento musicale.

La rivista di musica classica The Strad dice che la viola da gamba è stata costruita a Londra nel 1685, è stata restaurata nel 2001 e ha viaggiato in tutto il mondo con Herzog.

La donna, nata in Brasile, insegna al Conservatorio di Musica di Israele a Tel Aviv e si è esibita come solista e in ensemble in Europa, Israele e Nord e Sud America.

LA REPLICA DI ALITALIA

Contattata da CronacaSocial, Alitalia ha spiegato quanto segue:

Siamo spiacenti per quanto accaduto alla Sig.ra Myrna Herzog e stiamo indagando sugli avvenimenti descritti. In termini generali, ricordiamo tuttavia che per i bagagli che eccedono le dimensioni previste per il trasporto in cabina (8 kg e dimensioni non superiori ai 55 cm di altezza, 35 cm di larghezza e 25 cm di spessore), come lo strumento musicale in questione, è previsto l’obbligo di acquistare – in fase di prenotazione – il cosiddetto “extra-seat”, se si vuole evitare di spedire il bagaglio in stiva. Circostanza da evitare nel caso di oggetti delicati e/o di valore. Nel posto aggiuntivo, normalmente dedicato ai passeggeri, lo strumento può essere infatti messo in sicurezza con una procedura apposita. A quanto risulta da una prima indagine interna, nessuna richiesta simile è stata effettuata dalla passeggera, né in fase di prenotazione, né al momento della partenza da Rio de Janeiro. In fase di check -in, infatti, alla passeggera è stato proposto l’acquisto di un extra-seat, ma lei stessa ha rifiutato firmando anche il limited release (modulo per lo scarico responsabilità) dopo essere stata informata che un bagaglio delicato come il suo strumento avrebbe potuto essere danneggiato. Precisato ciò, nel confermare il nostro rammarico per quanto denunciato dalla Sig.ra Herzog, una volta appurato ciò che è successo procederemo al rimborso del danno secondo le forme e le modalità previste dai regolamenti internazionali in vigore“.

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