Con il rogo della cattedrale di Notre Dame non c’è stata una perdita artistica irreparabile. Parola di Vittorio Sgarbi.
Il celebre e controverso critico d’arte ha le idee chiare a riguardo, idee che – come è nel suo stile – sono decisamente controcorrente. Almeno se paragonate a quelle dei Francesi.
“Opere come Notre Dame – ha dichiarato in una intervista a ‘Quotidiano.net’ – sono il frutto di secoli di lavoro. Hanno alle spalle un’esistenza plurisecolare di modifiche, abbellimenti, restauri. Se guardiamo alle fiamme di queste ore con il metro della storia, capiamo che nulla è definitivamente perduto“.
“Sono colpito, come tutti – ha precisato – ma razionalmente metto in fila anche gli elementi positivi. Tanto per cominciare non c’è neppure un morto. Altro che Torri Gemelle. A Parigi tutto si riduce a un incidente di cantiere senza altre implicazioni”.
Insomma, per il critico d’arte “non dobbiamo stracciarci le vesti” anche perché i danni non sono irreparabili.
“Facciata e perimetro sono salvi – ha spiegato – e andranno ricostruite la crociera e le guglie. Paradossalmente a crollare è stata una delle parti più recenti, frutto di un restauro di metà Ottocento, nell’ambito della rielaborazione neogotica di Notre Dame. Dunque la cattedrale di Parigi non è compromessa. Sta semplicemente per partire un’altra fase importante nella vita di questo monumento“.
Una fase che non dovrebbe durare più di quella che ha coinvolto la cattedrale di Noto in Sicilia crollata nel 1996 e riaperta nel 2007.
“Vedrete – ha anticipato – tra dieci anni Notre Dame sarà più bella di prima“.
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