Chiara Appendino, sindaca di Torino, è indagata dalla Procura del capoluogo piemontese per falso ideologico in relazione al bilancio 2016.
All’Appendino si contesta un reato nell’ambito dell’inchiesta sull’area ex Westinghouse, per un debito ‘fantasma’ – come si legge su Ansa.it – di 5 milioni di euro verso Ream, scomparso dal blancio 2016.
L’indagine era stata aperta nei mesi scorsi dal pm Marco Gianoglio dopo un esposto presentato dai capigruppo di opposizione Alberto Morano (lista Morano) e Stefano Lo Russo (PD).
Così il primo cittadino del Movimento Cinque Stelle ha commentato l’avviso di garanzia:
“Sono assolutamente serena e pronta a collaborare con la magistratura, certa di aver sempre perseguito con il massimo rigore l’interesse della Città e dei torinesi. Desidero essere ascoltata il prima possibile al fine di chiarire tutti gli aspetti di una vicenda complessa relativa all’individuazione dell’esercizio di bilancio al quale imputare un debito che questa amministrazione mai ha voluto nascondere“.
Sotto accusa, insieme all’Appendino, anche Sergio Rolando, assessore al Bilancio.
Gli avvisi di garanzia sono stati notificati questa mattina.
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