La Lega ha raggiunto un accordo con la Procura della Repubblica di Roma per la restituzione dei 49 milioni di euro che sarebbero stati truffati tra il 2008 e il 2010, ottenendo rimborsi elettorali non dovuti.
Il partito di Matteo Salvini ne restituirà 600mila all’anno. In questo modo, il debito con lo Stato sarà saldato nel 2094.
Nel dettaglio, come si apprende dal FattoQuotidiano.it, ogni bimestre saranno prelevati dai conti della lega 100mila euro. Si tratta della soglia minima. Tuttavia, se il partito dovesse incamerare più soldi, allora la cifra prelevata dalla Procura potrebbe aumentare.
I soldi saranno messi a disposizione su un conto dedicato, a disposizione della Guardia di Finanza.
Grazie a questa soluzione, da un lato ci sarebbe il rientro progressivo dei soldi dovuti, dall’altro si garantirebbe la sopravvivenza del partito.
I soldi che la Lega metterà a disposizione della Procura di Genova potranno arrivare o dall’affitto di via Bellerio – sede del Carroccio a Milano – o da quello che il partito otterrà in altro modo scritto in bilancio certificato a partire dall’esercizio del 2019.
Non si tratta, comunque, di una rateizzazione (non prevista dalla legge) ma di un sequestro dilazionato.
Maria Elena Boschi del Partito Democratico, ex ministro, su Twitter ha commentato così: “La Lega Ladrona ha deciso di restituire i soldi spariti in comode rate. Ci metteranno più o meno lo stesso tempo di quello che impiegheranno per rimpatriare i clandestini: 80 anni“.