È una vera e propria rivoluzione: Dio è un essere neutro. Lo ha stabilito la Chiesa luterana evangelica della Svezia. Da oggi in poi, quindi, nel paese nordico quando ci si riferirà al Creatore non si useranno più termini e pronomi declinati al maschile.
Niente più ‘Signore’ o ‘Padre’, ma soltanto ‘Dio’, e in tale direzione subiranno un adeguamento anche liturgie ed inni. È già stato distribuito un vademecum a riguardo.
La decisione è stata presa giovedì alla fine di una riunione durata otto giorni dell’organo decisionale della chiesa e diventerà effettiva a partire dal 20 maggio 2018, giorno della Pentecoste.
“Basta riferirsi a Dio utilizzando un linguaggio volto al maschile: è discriminatorio nei confronti delle donne. Da un punto di vista prettamente teologico, sappiamo che Dio è oltre le nostre determinazioni di genere. Dio non è umano” ha affermato il capo della Chiesa svedese, l‘arcivescova Antje Jackelén che guida la Chiesa dal 2013.

Per i fedeli luterani (sono circa 6 milioni su una popolazione totale di 10 milioni) non sarà affatto un problema parlare di Dio al neutro. Contrariamente alla lingua italiana, quella svedese da un paio di anni si è ufficialmente dotata di un terzo pronome che indica persone il cui genere non è conosciuto e i transgender.