Cronaca Social

La longevità è una questione di carattere

Lo ha provato uno studio italo-americano: per vivere 100 anni bisogna essere ottimisti, laboriosi e anche un po’ testardi.

L’elisir di lunga vita esisterebbe. Lo avrebbero scoperto gli abitanti del Cilento. Qui le donne hanno in media 92 anni, mentre gli uomini 85. Per questo di recente sono diventati oggetto di studio da parte addirittura della Svezia.

Ma a scoprire per primi la ‘ricetta’ di quelli che sono stati ribattezzati ‘i super-nonni del Cilento’, sono stati invece i ricercatori dell’Università degli Studi La Sapienza in collaborazione con quelli dell’Università della California di San Diego. Il loro studio è stato anche pubblicato sulla rivista ‘International Psychogeriatrics’.

La ricerca ha focalizzato l’attenzione non sugli aspetti genetici, bensì sulla personalità e sulla salute mentale di 29 persone di età compresa tra 90 e 101 anni del progetto ‘Ciao’ (Cilento on Aging Outcomes Study) e residenti in residenti in 9 comuni del Cilento. I risultati sono stati sorprendenti.
Il loro segreto, infatti, sembrerebbe legato proprio al benessere mentale che è risultato essere superiore a quello di figli e nipoti.

Gli aspetti principali che sono emersi dal nostro studio, e che sembrano essere legati al benessere mentale di queste popolazioni rurali del Cilento – ha spiegato Dilip V. Jeste, docente di psichiatria e neuroscienze all’Università della California – sono ottimismo, etica del lavoro, testardaggine e un forte attaccamento alla famiglia, alla religione e alla propria terra”.

Ciò che accomuna questi anziani – ha precisato Anna Scelzo, psicologa della Asl 4 Chiavarese – è l’amore per la loro terra, in cui trovano un motivo per continuare a vivere. Molti continuano a lavorare a casa o nei campi, e pensano ‘questa è la mia vita, non voglio arrendermi’. Tendono ad essere dominanti, testardi, e hanno bisogno di avere un senso di controllo. Questa tendenza a controllare l’ambiente evidenzia una certa determinazione che è bilanciata dalla necessità di adattarsi ai cambiamenti“.

Insomma, la longevità è anche una questione di carattere.