Da quando Maria Elena Boschi è diventata una ‘semplice’ deputata ha più tempo per se stessa.
Intervistata dal Corriere della Sera, infatti, l’ex ministro per le riforme del Governo Renzi ha raccontato di avere riscoperto “la bellezza di avere una mezza giornata nel weekend per leggermi un libro o guardare un film: anche quello serve a ripartire. Lavoro tanto – tra Parlamento e studio legale – ma rispetto a prima è come se facessi un part-time! Negli anni di governo non ho mai spento il cellulare. Quando ho avuto anche la responsabilità di seguire la Protezione Civile, ero abituata a svegliarmi più volte di notte per verificare di non perdere telefonate o messaggi. La notte del 1° giugno, quando si è insediato il nuovo governo, l’ho spento per la prima volta. Per qualche settimana continuavo a svegliarmi, controllavo lo schermo, poi pensavo: “No, non tocca più a me“.
La Boschi, 37 anni, ha anche parlato delle tante critiche subite sin dall’inizio della sua attività politica: “Ho dovuto combattere, appena nominata, i pregiudizi per cui ‘be’, è arrivata al governo giovane e senza esperienza, faceva comodo avere delle donne in squadra’ oppure ‘è carina, ma non è così brava“, aggiungendo che “nonostante gli enormi passi in avanti non riusciamo ancora ad accettare che le donne, a maggior ragione se giovani, possano avere dei ruoli in cui si gestisce il potere. E io li ho avuti. Non siamo ancora davvero abituati in politica e neanche in altri settori: quante sono le donne direttrici di giornali o che firmano editoriali? Se ce ne fossero di più, non avremmo forse un punto di vista diverso sulle donne in politica?“.
Maria Elena Boschi, inoltre, ha ripreso la professione di avvocato e spera di potere operare soprattutto a Roma. Nel frattempo, però, è entrata a far parte dello studio legame BL di Firenze, fondato da Francesco Bonifazi, senatore renziano e tesoriere del Partito Democratico, come riportato dal Fatto Quotidiano.