C’è preoccupazione per la salute dell’attore Lorenzo Crespi, interprete di tanti film e fiction di successo come Carabinieri e Gente di Mare.
Su Twitter, infatti, l’attore messinese da giorni pubblica una serie di tweet allarmanti sia sul suo stato di salute (nel 2014 ha rivelato di essersi gravemente ammalato ai polmoni e da allora le sue condizioni non sono migliorate) sia sul proprio stile di vita davvero scadente.
Innanzitutto, dal 5 marzo in poi sono vari i tweet con cui accusa di essere stato “abbandonato, emarginato, con la vita distrutta e spappolata da alcuni estremisti comunisti in RAI che hanno deicso la mia fine complottando e cercando di distruggere ogni cosa della mia vita“.
Il movito? “Perché ho detto no e mi sono rifiutato di accettare una collusione tra la ‘ndrangheta e la Rai durante Gente di Mare“.
Il 7 marzo, poi, Lorenzo Crespi – 46 anni – ha scritto: “Completamente truffato da una società che lavora per produzioni RAI, totale emarginazione, abbandono, maltrattamenti, da giorni senza luce, gas, una malattia ai polmoni, totalmente congelato […] io morirò presto e vi chiedo di sputare in faccia a tutti quelli che minimamente in TV diranno che mi volevano bene, che mi hanno aiutato“.
L’unico a farsi avanti, stando sempre a quanto affermato dall’attore, è stato Roberto Fiore, leader di Forza Nuova.
Sulla D’Urso – che l’ha spesso ospitato in televisione, Crespi ha affermato: “Barbara più che ospitarmi cosa può fare? Non è mia moglie, mia madre, non è la mia assistente sociale, mi può ospitare in uno studio non mi può prendere una casa, luce, gas, acqua, ve la prendete con le persone sbagliate“.
Infine, Crespi ha annunciato che “sto andando in ospedale, il comandante mi sta facendo ricoverare, perché oggi è dura“.
Saranno sempre questi gli occhi con cui guarderò..nessuna malattia potrà mai cancellarli.. Sto andando in ospedale il comandante mi sta facendo ricoverare..perché oggi è dura.. Lory starà qualche giorno con i suoi uomini coccolato state tranquilli.. pic.twitter.com/cHrp0jfomB
— lorenzo crespi (@lorenzocrespi2) 8 marzo 2018
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