Cronaca Social

Le “caverne” sulla Luna potrebbero essere il luogo giusto per le future basi lunari

L’uomo, migliaia di anni fa, trovava riparo nelle caverne, ovvero ampie cavità facilmente accessibili capaci di proteggerlo da condizioni climatiche avverse e da predatori. Oggi, invece, saranno gli astronauti cinesi a sfruttare delle cavità davvero speciali, delle “caverne lunari” formatesi grazie all’antica attività vulcanica del satellite della Terra.

Si valuta da tempo il ritorno dell’uomo sulla Luna e si sta analizzando la possibilità di creare sulla superficie lunare delle basi stabili e sicure. I problemi nella realizzazione sono, in primis, le radiazioni cosmiche e solari, poi i meteoriti e anche l’espulsione di materiale da impatto, oltre che le escursioni termiche repentine.

Tutti questi impedimenti importanti a una facile organizzazione sarebbero aggirabili se si considerasse la possibilità di evitare la ‘’superficie’’ lunare. Già, perché sarebbe utile spostarsi al di sotto di essa, ovvero nei tunnel dall’antica attività vulcanica e scavati dalla lava.

Il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) ha trovato centinaia di ‘’lucernari’’ lunari, ovvero delle caverne, o meglio dei tunnel, risalenti a quando la Luna ha cominciato a raffreddarsi. La lava che scorreva dava origine ad una crosta indurita mentre la lava fusa all’interno continuava a fluire in profondità. Quello che è rimasto all’interno del satellite è una serie di “vuoti”, delle caverna profonde e ampie. Ci sono anche qui sulla Terra, ma quelli sulla Luna potrebbero essere di diverse centinaia di metri di diametro. L’idea, quindi, sarebbe quella di costruire una base all’interno dei tunnel. Nelle caverne, gli astronauti stanziati sulla Luna, sarebbero molto più al sicuro.

Quanto è ostile la Luna per l’essere umano? Il lato della Luna che si trova direttamente esposto alla luce del Sole può raggiungere i 127°C, mentre l’altro lato che si trova al buio ha una temperatura di circa -173°C. Questa escursione termica così forte rende molto difficile la possibilità di stabilire una base lunare resistente. La radiazione, inoltre, può essere 150 volte più potente di quella che sperimentiamo qui sulla Terra. Nelle caverne, i diversi metri di roccia fungerebbero da barriera abbastanza spessa per una protezione efficace degli astronauti.

La Cina sta progettando un sistema robotico che possa esplorare le grotte come quella del Mare della Tranquillità (uno dei “mari” lunari). La Cina sta anche progettando un robot capace di volare che potrebbe autonomamente esplorare i tunnel. Si stanno studiando, in previsioni di future missioni lunari, sia la superficie del Mare Tranquillitatis sia quella del Mare Fecunditatis, entrambi con caratteristiche di antica attività vulcanica.