30 anni di reclusione per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Loris Stival di 8 anni.
Questa la richiesta del sostituto Procuratore generale, Maria Aschettino, alla Corte d’assise d’appello di Catania, ai danni della madre della vittima, Veronica Panarello.
Il PG ha così confermato la condanna emessa in primo grado dal GUP di Ragusa il 17 ottobre del 2016.
L’udienza del processo è stata aggiornata al 15 febbraio 2018.

LA LETTERA DEL PADRE
A tre anni dall’uccisione del figlio, il padre, Davide Stival, ha voluto ricordarlo con un messaggio affidato al suo legale, l’avvocato Daniele Scrofani:
“Questo è un giorno particolarmente triste per tutti noi, il terzo anno senza Loris. A volte, ritornando con la mente a quel giorno, rivivo quella sensazione di distruzione morale ed affettiva e di tormento senza fine. Sono stati giorni terribili, connotati da un vuoto logorante e da una sofferenza inimmaginabile“.
“Il ricordo di Loris – ha aggiunto Davide – è sempre vivo e vorrei che questo non fosse soltanto un giorno importante per la sua memoria, ma che acquistasse significato anche per tutti quei bambini che subiscono violenza tra le mura domestiche. Si è tanto discusso in questi giorni della violenza perpetrata negli asili o nelle scuole ai danni dei più deboli. Questi dovrebbero essere luoghi protetti di insegnamento e di crescita, nei quali i genitori possano riporre fiducia e dove i bambini possano relazionarsi in totale sicurezza”.
IL DELITTO
Loris è stato ucciso nella casa di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, il 29 novembre del 2014, strangolato con fascette di plastica.