Rowan Leach, 20 anni, di Southampton (Regno Unito), si è accidentalmente addormentata mentre stava dando da mangiare al suo bambino Hadley, di appena sei settimane. Appena svegliata, si è accorta che il piccolo – che dormiva nel suo stesso letto – non si muoveva più.
Il dramma è avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 settembre dello scorso anno, intorno alle 3 del mattino.
La ragazza ha immediatamente chiamato il 999 (il servizio di pronto soccorso nel Regno Unito) e ha provato a fare qualcosa con la rianimazione cardiopolmonare (CPR) prima dell’arrivo dei paramedici ma è stato inutile.
La 20enne, dopo la poppata, ha raccontato di avere avuto delle vertigini e di essersi addormentata. Il piccolo così è morto a causa di un rigurgito, trovandosi in una posizione che l’ha soffocato.
Le indagini – come si legge su Metro – non sono state in grado di stabilire la causa esatta del decesso di Hadley ma alla fine non hanno trovato alcuna colpa nella madre.
Grahame Short, coroner senior (nei paesi anglosassoni è il magistrato che indaga sui casi di morte violenta o sospetta), rivolgendosi alla donna, ha detto: “Ho molta simpatia per una madre che si prende cura di un bambino in queste circostanze, in particolare quando non ha un partner che l’aiuti. […] Trovo non ci sia alcuna critica nei suoi confronti come madre“.
A seguito dell’inchiesta, Rowan Leach ha dichiarato: “Sebbene non ci siano prove conclusive che suggeriscano che la condivisione del letto abbia avuto un impatto su questo tragico evento, spero che in futuro possa essere fatto di più per sensibilizzare sui rischi della condivisione del letto per evitare che altri genitori soffrano come me. Speravo che questa inchiesta mi avrebbe fornito alcune risposte riguardo alla sua tragica morte. Sfortunatamente, nessuna conclusione può essere raggiunta“.
È stato appurato, quindi, che la tragedia non è stata accidentale.