Dramma familiare a Cecchina, nel comune di Albano Laziale, alle porte di Roma dove hanno perso la vita madre e figlia. A morire sono state Saliha Marsli, 43enne marocchina e la figlia Yasmine Seffahi di 18 anni.
Secondo una prima costruzione (che agli investigatori sembra anche quella definitiva), la ragazza sarebbe stata uccisa dalla madre che le avrebbe colpito la gola con un coltello da cucina al culmine di una lite. La madre poi avrebbe appiccato il fuoco in casa imbevendo degli stracci con liquido infiammabile e si sarebbe gettata dal balcone di casa.
A lanciare l’allarme sono stati alcuni cittadini di Cecchina che hanno visto le fiamme nell’appartamento. Immediato l’intervento sia dei Carabinieri che dei Vigili del Fuoco, ma per le due donne non c’è stato nulla da fare: erano già morte al loro arrivo.
Resta ancora da chiarire il motivo che ha scatenato una simile tragedia. Le due donne vivevano sole (il padre fa l’ambulante in Spagna) e, secondo i vicini, litigavano spesso. Tuttavia le discussioni non erano mai degenerate.
Mamma e figlia, inoltre, pare che fossero ben integrate in paese: Saliha faceva la badante e la baby-sitter, Yasmine frequentava la scuola con ottimo profitto.
Resta il dramma.