Una maestra di un asilo nido di Cocquio Trevisago (Varese) è stata sospesa dalla professione per sei mesi dal gip con l’accusa di aver maltrattato bambini di età compresa tra pochi mesi e due anni.
La donna, a quanto emerso da un’indagine dei carabinieri, urlava ed offendeva i piccoli e in alcune occasioni li avrebbe schiaffeggiati e lasciati da soli in preda a crisi di pianto. A far scattare le indagini i genitori di un bimbo che aveva avuto incubi notturni e mostrava difficoltà relazionali.
Si è anche appreso che la donna si appartava in uno stanza con il compagno fatto entrare di nascosto all’asilo nido, lasciando soli i bambini.
Le telecamere installate dai carabinieri, su disposizione del pm di Varese, hanno filmato l’uomo mentre entrava nella struttura e si chiudeva in una stanza, nascosta ai bambini, con la donna per consumare rapporti sessuali.
La maestra, inoltre, rivolgeva insulti ai piccoli affidati dai genitori: «sei proprio un terrone», «guardati, fai schifo», «piangi, così ti passa».
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La maestra, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, avrebbe maltrattato i bambini a partire dal 2017, in venti occasioni.
Annagrazia Calabria, deputata di Forza Italia, su Twitter ha scritto: «Indigna leggere ancora di violenze orribili su bimbi in asili nido. Perché Partito Democratico e MoVimento Cinque Stelle bloccano la nostra legge sulla videosorveglianza? Tanti abusi e maltrattamenti si sarebbero potuti evitare. Basta con questa vergogna! Ne va della civiltà del nostro Paese».
La deputata è prima firmataria della proposta di legge per la videosorveglianza negli asili e nelle strutture per anziani e disabili approvata alla Camera.
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