Terribile l’accusa ai danni di una donna 58enne di Treviso: avrebbe spinto la figlia minorenne a posare in scatti hard per, poi, cederli ad un amico pedofilo.
S’indaga per capire se la donna consegnasse le immagini all’uomo per compiacerlo o per avere un ritorno economico.
Le immagini della minorenne sono finiti online nei circuiti di scambi tra pedofili.
La vicenda scabrosa – come si apprende da FanPage.it – è stata scoperta per caso dagli agenti della Polizia Postale che stavano indagando su altri reati commessi su internet.
I fatti contestati risalirebbero alle estati di alcuni anni fa quando madre e figlia andavano in vacanza in una località del Sud.
È stato lì che la 58enne avrebbe chiesto alla figlia di posare in scatti osé e la piccola, che naturalmente si fidava della madre, ha acconsentito.
La Polizia Postale ha bollato quelle immagini come “esibizioni pornografiche” che sono state prima consegnate all’amico e poi sono finite sulla rete.
La vicenda è durata per anni, fino alla metà dell’estate del 2012.
Ora la donna – originaria del Nord America e attualmente trasferitasi nella vicina provincia di Pordenone – dovrà rispondere di accuse pesantissime, aggravate dal rapporto di parentela con la vittima.
Infine, per l’amico pedofilo è stato avviato un procedimento autonomo con accuse altrettanto pesanti.