- In Madagascar 19 persone sono morte dopo il consumo di carne di tartaruga marina.
- Tra le vittime anche 9 bambini.
- La carne di tartaruga marina non va consumata durante la stagione calda: ecco perché.
L’intossicazione alimentare legata al consumo di carne di tartaruga marina ha ucciso 19 persone in Madagascar, tra cui 9 bambini.
Lo ha riferito l’Agenzia per il controllo della sicurezza alimentare. Un totale di 34 persone sono state ricoverate lunedì scorso, 15 marzo, in ospedale a Vatomandry e 10 sono morte lì.
Secondo il governatore di questa regione situata nella parte orientale dell’isola, 9 bambini sono morti nella loro casa, dopo aver mangiato la carne dello stesso animale. Il consumo di carne di tartaruga marina e di una ventina di specie di pesci è sconsigliato durante la stagione calda: queste specie si nutrono di alghe tossiche da novembre a marzo.
Ogni anno sulle coste del Madagascar si verificano decine di avvelenamenti da cibo, con morti frequenti. Nella stagione calda 2017-18 sono state registrate 16 vittime in due incidenti.
In Italia sono vietati la pesca, la commercializzazione e il consumo di tartaruga poiché molte specie sono in via d’estinzione. In Asia o in Africa, invece, la tartaruga è un ingrediente comune e diffuso, impiegato in tanti piatti tipici. Solitamente la carne di tartaruga che, ricordiamo, è un rettile, quindi con un sapore simile a quello del coccodrillo e delle rane, tra il pollo e il pesce, viene consumata in brodo (zuppa di tartaruga), oppure sotto forma di spiedini alla griglia.
Quello che evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, è il fatto che le carni di tartaruga non sono particolarmente interessanti dal punto di vista nutrizionale e per di più accumulano molti contaminanti come nel caso di questa tragedia, per cui perché continuare a mangiarne?
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