In natura ne esistono varie specie ma attenzione a distinguere quelli velenosi da quelli commestibili. Per chi è appassionato ma conserva dei dubbi durante la raccolta è indicato che si affidi ad un esperto per scongiurare un avvelenamento.
In campo alimentare, le tipologie a disposizione sono tante. Le più comuni sono i porcini, gli champignon, i chiodini e i pleurotus.
Il tartufo è la varietà più pregiata perché difficile da reperire e impiegano anni per crescere. Per questo motivo, i ricercatori si affidano a “musi” esperti capaci di individuarne il loro forte odore.
Proprietà e valori nutrizionali
Le calorie e i valori nutrizionali cambiano in base alle specie ma, in linea di massima, sono ricchi di acqua e i loro grassi sono contenuti, tanto da essere spesso suggeriti nelle diete ipocaloriche.
Sono ricchi di:
- amminoacidi, utili per la rigenerazione delle cellule;
- sali minerali, come fosforo, selenio, ferro e calcio;
- vitamine, soprattutto B2 e B3;
- vitamina D, molto rara da assumere se non tramite esposizione solare.
Secondo una ricerca della National University of Singapore, mangiare funghi due volte a settimana ridurrebbe del 50% la probabilità di avere un lieve decadimento cognitivo negli anziani. Lo studio della durata di 6 anni ha preso in considerazione oltre 600 anziani con più di 60 anni. I risultati dello studio sono consultabili online sul Journal of Alzheimer’s Disease.
Controindicazione
Sarebbe buona norma non ingerirne grandi quantità perché, seppur commestibili, conservano una minima percentuale di tossicità e questo porta spesso a svilupparne delle intolleranze.
Inoltre, contengono chitina, una sostanza legnosa che non favorisce la loro digestione al nostro organismo. Perciò, si consiglia di cucinarli perché il calore aiuta a dissolvere le sostanze tossiche, soprattutto per quanto riguarda la specie dei chiodini. Gli champignon possono, invece, essere mangiati a crudo.
Pulizia e conservazione dei funghi
Generalmente, si consiglia di non metterli in ammollo perché sono come spugne e assorbono molta acqua. Dunque, è preferibile spazzolarli per togliere via la terra in eccesso, Certamente, se sono troppo sporchi, una pulita sotto l’acqua corrente è accettabile.
Si conservano in contenitori ermetici, in frigo, per un max di 2-3 giorni oppure si possono tranquillamente surgelare.
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Ricetta Pasta con Crema di Funghi

Per questa ricetta si accettano tutti i tipi di pasta. Di certo, le tagliatelle rappresenterebbero il connubio perfetto ma anche una tipologia corta che contenga il condimento non ha confronti.
Ingredienti:
- pasta corta o lunga, anche ripiena;
- Funghi misti;
- ricotta fresca;
- parmigiano grattugiato;
- vino bianco q.b;
- aglio q.b;
- sale q.b;
- olio q.b;
- pepe q.b;
- olio al tartufo (facoltativo);
- prezzemolo grattugiato fresco.
Mettete a scaldare l’acqua in una pentola e salatela.
Nel frattempo, fate soffriggere l’aglio in una padella con un po’ d’olio e preparate i funghi tagliandoli a listarelle (anche quelli surgelati andranno bene per questa ricetta ma, in questo caso, fateli cuocere grossolani e poi passateli nel mixer per una sminuzzata veloce, una volta cotti).
Buttateli nella padella e fateli cucinare per 10/15 minuti circa a fuoco basso.
Versate del vino, quasi a fine cottura, e fate evaporare l’alcool aumentando la temperatura.
Aggiungete il sale, l’olio di tartufo, un pizzico di pepe e 2/3 cucchiai di ricotta fresca da far sciogliere nel condimento caldo, così da creare una crema ricca di sapore.
Fate cuocere la pasta e, infine, versatela nella padella insieme ai funghi e amalgamate fino a quando gli ingredienti non si saranno bel aggrappati l’uno all’altro.
Spolverizzate il tutto col parmigiano e il prezzemolo fresco e servite ancora fumante.
Un primo piatto da far venire l’acquolina in bocca.
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