Qualche dubbio resta. La vicenda del furto delle magliette alla Rinascente che ha visto coinvolto il noto cantante Marco Carta insieme all’amica Fabiana Muscas non è chiara fino in fondo.
L’artista è stato ripreso dalle videocamere di sorveglianza in atteggiamenti che farebbero pensare ad un suo coinvolgimento diretto, ma il giudice lo ha lasciato libero fino all’udienza di settembre perché “nessuna circostanza descritta nel verbale d’ arresto costituiva sufficiente sintomo del concorso di Carta nel furto“.
Inoltre il diretto interessato continua a professare sui media la sua innocenza, ma ogni volta che si ascolta il suo racconto i conti non tornano. Lo ha confermato anche Selvaggia Lucarelli che lo ha intervistato per ‘Dagospia’ e che ha sollevato dubbi sulla sua versione. Ecco cosa ha dichiarato.
“Lo shopping (lui e la Muscas, ndr) non lo abbiamo fatto sempre insieme. Come ha fatto a togliere l’antitaccheggio? Non lo so. La borsa in camerino non me l’ha passata, l’ha poggiata sulla sedia in camerino. Mi ha detto che le pesava. Se una persona si separa poi ha il tempo di fare delle cose. I video li ho visti e non solo per quel che riguardano me, so probabilmente quando è stata fatta la cosa”.
La Lucarelli ha giustamente fatto notare a Carta alcune incongruenze nel suo racconto: che senso ha lasciare la propria borsa nel camerino dove c’è solo l’amico si sta provando delle magliette e nella quale (guarda caso) vanno a finire le t-shirt poi risultate rubate? Domande alle quali il diretto interessato risponde in maniera poco convincente.
“Capisco – ha poi concluso il cantante – che abbiate delle perplessità, ma su questa cosa ci sto rimettendo in salute”.
Speriamo di saperne di più a settembre.
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