Marina La Rosa è famosa perché ha partecipato alla prima edizione del Grande Fratello, andata in onda dal 14 settembre al 21 dicembre 2000.
Nota con il soprannome di ‘gatta morta’, intervistata da Il Giorno, ha ripercorso i momenti durante e dopo il reality che, piaccia o non piaccia, ha rivoluzionato il mondo della televisione.
Tra quegli inquilini c’era anche Rocco Casalino, oggi portavoce del Movimento Cinque Stelle. Su di lui la siciliana ha detto: “All’interno della Casa ognuno, fantasticando, diceva quello che avrebbe voluto fare una volta uscito di lì. E lui diceva che, se avesse potuto, avrebbe scelto la carriera politica. E l’ha fatto… L’ho sempre reputato una persona molto intelligente. Il problema è che, una volta entrati nella Casa, vieni etichettato, e quindi la gente reputa impossibile che tu possa riuscire a combinare qualcosa di buono“.
Il pensiero, poi, non poteva andare che a Pietro Taricone, morto nel 2010: “Era coltissimo. Si presentava al pubblico con tutti quei muscoli, ma in realtà amava moltissimo la filosofia. Dentro la Casa ci parlava di Nietzsche, di Hegel, faceva dei discorsi stupendi. Era capace di rapportarsi con tutti, dall’idraulico al professore della Sapienza. Era affamato di sapere“.
Marina La Rosa, però, non ha saputo gestire tutti i guadagni della sua popolarità: “I soldi vanno via senza che tu te ne accorga. Compri una macchina, fai un viaggio, prendi una casa in affitto a un prezzo spropositato (il riferimento è un appartamento da 5mila euro al mese in centro a Roma, n.d.r.) – poi fai un altro viaggio, magari affitti un aereo privato perché tanto ne guadagnerai ancora… Chiamiamola immaturità finanziaria. Come entravano così uscivano“.
La gatta-morta ha anche commentato i soldi guadagnati durante le serate nei locali: “Erano fonte di grande imbarazzo. Tornavo in albergo e non ero felice, perché quei soldi mi sembrava di averli rubati. Un sacco di soldi solo per fare un sorriso, firmare un autografo…”.