Cronaca Social

Martina Strazzer, come nasce il brand di gioielli ‘Amabile’ che fattura 4 milioni

Era molto creativa già da bambina e sembrava annunciare un futuro luminoso già da bambina. Parliamo di Martina Strazzer, che prima sognava di fare la maestra, poi l’architetto, l’avvocato e, ancora dopo, la ginecologa. Ma l’elemento più importante capace di portare alla luce la sua vitalità creativa era uno straordinario spirito imprenditoriale. “Emergeva in tante forme: dalla vendita di mie creazioni fai da te a tutta la mia famiglia alla voglia di avere un brand”, racconta la stessa Strazzer.

Il brand è arrivato nel 2019, quando la giovane emiliana ha fondato Amabile, un marchio di gioielli che utilizza l’argento 925 e l’oro. Sapeva poco su come fare davvero impresa: “Oggi sto seguendo corsi di marketing, risorse umane, finanza e tutto ciò che riguarda il mondo del business”, racconta Martina Strazzer. Solo tre anni fa aveva solo la sua camera e 300 euro in tasca da investire.

Intervistata rivela come ha avviato il suo percorso. “All’inizio i miei genitori erano contrari, quindi lavoravo come commessa il sabato e durante la settimana davo ripetizioni a dei bambini. Non mi potevo permettere di avere un magazzino: dovevo produrre un articolo alla volta”. La scelta del nome, Amabile, che è anche lo stesso della bisnonna, avviene insieme ai primi lavori in alcuni laboratori orafi della città, a Modena. All’epoca aveva solo alcuni schizzi a matita. Dopo oltre un mese il primo prodotto era pronto.

“Di volta in volta li fotografavo e li postavo sulla mia pagina Instagram, concludendo pian piano qualche vendita”. Oggi che ho 670mila follower su Instagram e 1,5 milioni su TikTok, il sogno che sembrava impossibile da realizzare, è una realtà dinamica che fattura 4 milioni di euro e dà lavoro a circa 15 giovani. “Se all’inizio ho avuto paura? No. Ho semplicemente realizzato che ero sulla cresta di un’onda ed era giusto cavalcarla al 100%. Ad ogni modo, ogni caduta è uno step necessario per raggiungere qualsiasi obiettivo”., racconta Strazzer.

L’arrivo della pandemia è stata un grosso ostacolo per l’attività, dato che ha bloccato la crescita del brand. Poi Strazzer è sbarcata su TikTok. “Gli utenti hanno iniziato a chiedermi dove avessi acquistato i gioielli che indossavo e mentre i follower crescevano, così facevano anche le vendite”. Ecco com’è stato necessario aprire una vetrina vendite sul web.

Durante le feste, come lo scorso inverno, l’attività si fa particolarmente frenetica. “C’erano più di 20mila ordini”, ricorda Martina Strazzer. Le aree da ricoprire sono tante: grafica, supply chain, designer, social media manager, marketing, amministrazione, assistenza clienti, logistica. Racconta la giovane imprenditrice: “Ho una community meravigliosa. La cosa che mi piace di più? Sapere che sto lanciando, nel mio piccolo, messaggi di empowerment”.

Lavorare in Italia da imprenditrice non è una passeggiata. “Noi donne siamo abituate a sentirci dire che non si può fin da quando siamo piccole”, e statistiche alla mano non le si può dare torto. “Oggi le nostre vendite sono esclusivamente online – afferma Strazzer – e il rapporto con i clienti è virtuale. Vorrei approcciarmi a rivenditori, pop-up store e in generale avere una presenza fisica sul territorio”.