Il polverone sollevato non lo ha fermato e anzi, Matteo Salvini ha rincarato la dose annunciando un’accelerazione sulle procedure di sgombero. Stiamo parlando del campo alla periferia nord-ovest di Milano dove risiede la donna rom che aveva augurato al Ministro di ricevere un proiettile e che per questo si era beccata dal leader del Carroccio l’appellativo di ‘zingaraccia’.
“Raderemo al suolo la casa della fottutissima zingara. Solo in Italia – ha detto Salvini dal palco di un comizio ad Arcore – una che è agli arresti domiciliari, che vive in una casa abusiva in un campo rom abusivo, può minacciare di morte il ministro dell’Interno. Ma per i giornalisti il problema non è questa fottutissima zingara ma il ministro dell’Interno. Ma io vi do la mia parola che quella casa abusiva la radiamo al suolo“.
Poi su Twitter il Ministro ha ribadito: “Non tolleriamo illegalità e abusi. Ho chiesto approfondimenti per accelerare il ritorno alle legalità: siamo al lavoro per vedere le ruspe in azione”.
Intanto la trasmissione Stasera Italia è riuscita a rintracciare la nomade che si è scontrata con Salvini e l’ha intervistata. “Certo che confermo, servirebbe una pallottola. Penso che ce l’abbia con il nostro popolo, ci vuole sterminare” ha detto alle telecamere di Rete Quattro. Poi ha raccontato di essere agli arresti domiciliari: “Rubavo tutto quello che mi capitava, portafogli, tutto. Sono sette anni ai domiciliari e ho combattuto per tutta la vita affinché i miei figli non facciano la mia stessa vita“.
Dopo la trasmissione è arrivato puntuale il tweet del Ministro: “Che bella famigliola. E c’è che li difende… Serve una democratica ruspa!”.
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