Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, intervenendo su La7, ha affermato: «Se la data delle elezioni è certa allora si può parlare di tutto, ma escludo che Draghi si metta a disposizione per tre mesi. Forse non è la persona da chiamare per questo genere di ragionamento io non parlo di niente che non sia elezioni. Disponibili a lavorare su tutto purché si vada a votare».
La presidente di FDI ha anche detto: «Credo nella compattezza del centrodestra, so che altri hanno altre posizioni. Ho proposto una astensione se lo fa tutto il centrodestra: faccio mezzo passo se il resto del centrodestra fa mezzo passo verso di me».
Meloni ha poi osservato che «col MoVimento 5 Stelle che dice di no, se ci fossero dei pezzi di centrodestra che sostenessero il governo Draghi, sarebbero dei pezzi di centrodestra a impedire il ritorno al voto e sarebbe un po’ distonico…».
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Sempre la Meloni a Restart, in onda stasera su Rai2, ha affermato: «Non condivido la scelta del Presidente della Repubblica di aver escluso il voto e mi pare anche, francamente, che alcune motivazioni che il Presidente Mattarella ha addotto fossero forzate. Ad esempio non mi ha convinto sulla questione dei tempi, visto che 60 giorni e più sono già trascorsi dalla crisi innescata da Renzi agli inizi di dicembre. Io non ho nulla contro Mario Draghi ma è una scelta che non mi sento di avallare. Continuerò a fare quel che posso per lavorare ad uno scenario che porti l’Italia al voto. L’Italia non è una democrazia di serie B, il popolo ha diritto di scegliere e di farlo soprattutto nei momenti di difficoltà».
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