Incubo a Vasto, in provincia di Chieti.
Una minorenne, dopo oltre due anni di violenze sessuali e ricatte, ha denunciato due coetanei.
La ragazza – studentessa, oggi 16enne – era costretta ad avere rapporti sessuali con la minaccia di diffondere foto e video, ripresi a sua insaputa.
Gli arrestati dovranno rispondere di vari reati: riduzione in schiavitù, violenza sessuale di gruppo e cessione di sostanza stupefacente (aggravata dalla minore età di chi l’ha ricevuta).
A convincere la 16enne a raccontare quanto le stava succedendo da tanto tempo è stata un’amica. La madre, tra l’altro, non sapeva nulla.
Per i due minorenni, inoltre, sono state formultate altre accuse: pornografia minorile e violenza privata.
LA VICENDA
Come si apprende da IlTempo.it, all’età di 14 anni, la ragazza ha cominciato una relazione con un coetaneo di poco più grande. I primi approcci, però, sono stati ripresi a sua insaputa con un telefonino e il ragazzo ha usato i filmati per ricattarla così da costringerla a rapporti sessuali con altri minorenni. In un’occasione, per di più, alla ragazza è stata data della cannabis per renderla ancora più disinibita e ripresa ancora una volta.