Svolta storica del Movimento Cinque Stelle in vista delle elezioni del 4 marzo.
Se prima le Parlamentarie, rigorosamente riservate agli iscritti, sono servite a ‘eleggere’ i candidati, ora potranno candidarsi ai collegi uninominali anche esponenti della società civile non iscritti ai Cinquestelle.
Unica condizione: “si siano distinti sul territorio per la loro professionalità e competenza“.
Altra novità riguarda la multa da 100mila euro per l’eletto tra le fila del Movimento Cinque Stelle che decide di cambiare schieramento politico.
Lo scopo ovviamente è evitare fughe verso altri partiti dopo i numerosi casi registrati durante la XVII legislatura. Infatti, il M5S ha assistito all’addio di 21 deputati e 19 senatori.
Inoltre, lo stop alla turnazione trimestrale dei capigruppo del M5S al Senato e alla Camera dei Deputati.
Infine, per quanto concerne l’eventuale squadra di governo, non arriverà con troppo anticipo rispetto al 4 marzo. Ci sono figure che non possono essere presentate prima, come i magistrati in servizio. Quindi, è probabile che sarà annunciate nelle ultime settimane prime del voto o persino negli ultimi giorni antecedenti alle elezioni.
Commenta