Claudia Quartieri, malata di tumore, ha esaudito il desiderio di sposare l’uomo che amava poco prima di morire.
Nove giorni dopo il decesso della donna, una donna incaricata dall’INPS si è recata a casa sua per una visita fiscale con lo scopo di accertare se la malata oncologica (da 8 anni) fosse nelle condizioni di andare al lavoro.
Emilio Folco, vedovo di Claudia, intervistato dal Tirreno, ha detto: “Quello che è accaduto è vergognoso. Era già successo un mesetto fa: stessa scena, con un’altra dottoressa. Claudia era in casa. Mi ritrovai a dover spiegare la situazione. Ma finì lì. […] Ho deciso di rendere pubblica questa cosa non solo per la mia Claudia, che non c’è più, ma per tutti i malati che rischiano di ritrovarsi in una situazione del genere“.
L’INPS, dal canto suo, si è scusato e ha parlato di errore umano. Per di più, dopo una verifica interna, l’Ente ha accertato che Claudia non aveva neanche l’obbligo di stare a casa a causa della gravità della patologia di cui era affetta.
Due gli errori commessi: l’uno del sistema che avrebbe dovuto eliminare il suo nome e l’altro umano che avrebbe dovuto controllare la pratica.
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