Per loro le porte del tribunale si apriranno il prossimo 11 ottobre. Si tratta di tre medici rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo.
Gli imputati dovranno rispondere della morte di Mirella Bonatti, 75 anni, che nel 2016 subì una operazione per la correzione di un alluce valgo presso la clinica privata ‘Nigrosoli’ a Bologna. L’intervento fu eseguito il 2 febbraio e la donna morì il 20 luglio dello stesso anno per una sepsi dovuta ad una infezione.
I medici sono sotto accusa perché non avrebbero considerato i fattori di rischio del caso che deponevano a sfavore di un simile intervento sulla Bonatti. Un intervento, tra l’altro, ritenuto di non sicura utilità.
Secondo l’accusa, alla 75enne non furono prescritti né una profilassi pre-operatoria né una cura antibiotica post-intervento nonostante la donna soffrisse di diabete e di una insufficienza renale.
Non solo. Sempre secondo l’accusa, furono sottovalutati elementi clinicamente significativi dell’infezione già in atto e per questo non fu mai prescritta una adeguata terapia antibiotica.
Marito e figlia della vittima si sono costituiti parte civile.