Tragedia a Marina di Carrara, in Toscana.
Un operaio di 37 anni è morto in un deposito di marmi.
L’uomo, a quanto si apprende, sarebbe stato colpito da un blocco di marmo che era già stato scaricato e pozionato.
Il 38enne era un dipendente di una ditta di autogru e, secondo quanto risulta alla CGIL, aveva firmato un contratto di soli 6 giorni il 6 luglio scorso ed aveva cominciato a lavorare due giorni fa. Prima di questo contratto, l’operaio aveva avuto un altro contratto di 5 – 6 mesi.
L’uomo, Luca Savio, lascia la moglie e un figlio piccolo.
Come si apprende dall’edizione fiorentina di Repubblica, l’uomo è stato colpito al torace da un blocco di marmo, già posizionato sul terreno. Vani i soccorsi: i sanitari per circa mezz’ora hanno provato a rianimarlo.
Dure le parole del gruppo regionale del Movimento Cinque Stelle: “Occorrerà fare piena chiarezza sulle cause dell’incidente fatale e rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza in questi luoghi di lavoro particolarmente a rischio. È intollerabile che si continui a morire sul posto di lavoro. Occorre l’impegno di tutte le Istituzioni e di ogni schieramento politico per porre fine a questo tragico bollettino di guerra“.