Quelli che molti di noi chiamano nei rossi, sono noti anche come “nei rubini” o “nei sanguigni”. Di che si tratta? Sono preoccupanti? Andiamo a rispondere a un paio di domane su queste macchie cutanee per chiarire ogni dubbio e curiosità. Si tratta di lesioni cutanee comuni che possono apparire un po’ ovunque sul corpo. Le piccole macchie di colore rosso, quasi mai più grandi di un millimetro, possono variar, ma spesso sono piatte o leggermente in rilievo sulla pelle. Come interpretarle nei confronti della nostra salute?

Andiamo ad analizzare questi nei rossi, soprattutto per dissipare preoccupazioni e conoscere di più di essi. Sottolineiamo come sia sempre consigliabile consultare un dermatologo per una valutazione più specifica se il proprio caso desta dubbi su come interpretarle e trattare le macchie.
Questi puntini rossi sono causati dalla dilatazione dei piccoli vasi sanguigni, noti come capillari, presenti in grande quantità appena sotto il livello superficiale della pelle. La loro dilatazione può essere dovuta a diversi fattori.
Esposizione al sole: può causare danni ai vasi sanguigni cutanei, e portare ala formazione di questi nei. Cambiamenti ormonali: per esempio quelle che hanno luogo durante la gravidanza o l’adolescenza, possono influenzare l’arrivo di nevi rossi. Invecchiamento: i capillari della pelle delle persone più grandi possono diventare più fragili e suscettibili alla dilatazione.
Oltre che essere comuni, i nei rossi possono comparire in persone di tutte le età. Sono più frequenti nelle donne rispetto agli uomini e le parti più frequenti in qui appaiono sono il viso, il collo, il tronco e gli arti.

Quasi sempre, i nei rossi non richiedono un trattamento medico, a meno che non vadano insieme a fastidi o affrontino cambiamenti sospetti. Per rimuovere un neo rosso per motivi estetici, ci sono molte opzioni di trattamento disponibili. Ma prima di tutto è bene parlare con un dermatologo per valutare la situazione specifica.
Alcuni trattamenti includono: laserterapia, l’utilizzo di laser ad alta energia per mirare ai vasi sanguigni ridurre la loro visibilità; elettrocoagulazione, procedimento con sonda elettrica che viene utilizzata per cauterizzare i capillari dei nei rossi; crioterapia, ovvero il congelamento dei capillari dei nei rossi attraverso l’azoto liquido; chirurgia con la rimozione di quelli di dimensioni più grandi o sospetti.