Il 23 agosto scorso, pochi giorni prima la scomparsa, la 16enne Noemi Durini ha condiviso sul proprio profilo Facebook un post molto inquietante, alla luce della terribile confessione del fidanzato di 17 anni.
Ecco il contenuto:
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non è amore se ti fa male.
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non è amore se ti controlla.
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non è amore se ti fa paura di essere ciò che sei.
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non è amore, se ti picchia.
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non è amore se ti umilia.
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non è amore se ti proibisce di indossare i vestiti che ti piace.
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non è amore se dubiti della tua capacità intellettuale.
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non è amore se non rispetta la tua volontà.
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non è amore se fai sesso.
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non è amore se dubiti costantemente della tua parola.
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non è amore se non si confida con te.
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non è amore se ti impedisce di studiare o di lavorare.
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non è amore se ti tradisce.
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non è amore, se ti chiama stupida e pazza.
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non è amore se piangi più di quanto sorridi.
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non è amore, se colpisce i tuoi figli.
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non è amore, se colpisce i tuoi animali.
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non è amore se mente costantemente.
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non è amore se ti diminuisce, se ti confronta, se ti fa sentire piccola.
Il nome è abuso. E tu meriti l’amore. Molto amore. C è vita fuori da una relazione abusiva. Fidati!
E questa è la foto utilizzata:
Il 12 agosto scorso, invece, in un collage di fotografie in cui si vede Noemi con il suo fidanzato, la giovane vittima ha scritto “e non stupitevi se siamo ancora qua, abbiamo detto per sempre e per sempre sarà! +365“, facendo intendere il raggiungimento del primo anno di fidanzamento.
Il collage, però, abbiamo deciso di non pubblicarlo perché la Carta di Treviso impone ai giornalisti che non si può mostrare il volto del 17enne, in quanto minorenne.