Un crimine terribile è accaduto negli Usa, a Manitowoc Country, nel Wisconsin.
Un bambino di sette anni, Ethan Haushultz, è morto dopo essere stato sepolto vivo dai suoi stessi genitori perché non ricordava 13 versetti biblici.
Il piccolo, secondo quanto riportano i media locali, sarebbe stato sepolto nella “sua piccola bara di neve” mentre era sotto la custodia dei tutori nominati dal tribunale, Timothy e Tina Hauschultz.
La coppia avrebbe inflitto al piccolo Ethan punizioni molto pesanti, date in genere quando il bambino non riusciva a memorizzare passi della Bibbia, secondo quanto riferito dalla polizia.
Con il tempo freddo e nevoso, il bambino doveva trasportare un pezzo di legno di 20 chili per due ore di seguito. In un’occasione la coppia ha preso a calci e pugni il piccolo almeno 100 volte, rotolandogli sopra un ceppo pesante sul corpo, mettendolo a faccia in giù in una pozzanghera.
I rapporti dei medici hanno evidenziato che Ethan è morto nell’aprile dello scorso anno per ipotermia, per un trauma da taglio alla testa, all’addome e al torace e per una costola fratturata. La coppia è stata arrestata.
La vicenda, che ha suscitato orrore nell’opinione pubblica, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, deve servire a sensibilizzare le istituzioni pubbliche per l’attivazione di campagne contro le violenze sui bambini, che possano far venire fuori altri casi simili a questo, nel caso in cui ci fossero.