Food blogger, atleti e salutisti amano l’olio di cocco. Prima di tutto fa bene alle nostre tasche e all’ambiente: dettagli non di poco conto. E poi può essere un valido supporto in diversi ambiti.
In cucina, infatti, è un vero e proprio jolly.
È ricco di acidi grassi a catena media di alta qualità, i cosiddetti MTC, che l’organismo trasforma subito in energia invece che in cuscinetti di grasso. Inoltre contiene vitamine e antiossidanti. Insomma, un vero toccasana in previsione dell’estate.

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In padella, poi, gli oli generalmente raggiungono in media temperature di 180-200 °C, si modificano strutturalmente diventando grassi trans. Questo alimento dalle mille risorse, invece, è resistente al calore fino ai 200°. È anche un ottimo rimedio per lavarsi le mani dopo aver toccato il peperoncino.
Per le pietanze da cuocere in forno, la dolcezza naturale dell’olio di cocco permette di utilizzare meno zucchero, tendenzialmente più dannoso (soprattutto se raffinato). E poi dà un tocco esotico che non guasta. È ottimo anche per le ricette a crudo.I grassi saturi fanno sì che si presenti in forma solida, se serve liquido, basta riscaldarlo in padella o nel forno a microonde a circa 27°. In alternativa si può lasciare al sole o sul termosifone.

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L’olio di cocco come elisir di bellezza esiste da moltissimo tempo. È più salutare, ecologico ed economico. Dona lucentezza e vitalità ai capelli, grazie alle proprietà antibatteriche dell’acido laurico e ai grassi. Inoltre, fa bene alla pelle: è curativo e deterge.
Basta riscaldarlo e frizionarlo con le mani sui capelli asciutti, cuoio capelluto compreso. Dopo una posa di 10 minuti, si può procedere con lo shampoo tradizionale. Per uno scrub naturale invece mischiamo due cucchiai di olio con due di sale fino. Lasciamolo solidificare leggermente ed è pronto.Puro, direttamente dal barattolo, è un’ottima crema notte e corpo, collutorio, struccante o crema idratante. L’applicazione è uguale a quella per qualunque prodotto cosmetico.
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