Sono stati sottoposti a fermo di indiziato per tentata estorsione e omicidio aggravato in concorso i due giovani turisti californiani, Elder Lee e Natale Hjorth, che hanno confessato l’omicidio del giovane carabiniere Mario Cerciello Rega, vicebrigadiere di 35 anni.
I due stranieri si trovano adesso rinchiusi in carcere in regime di isolamento.
Gli inquirenti hanno trovato nella stanza di un albergo al centro di Roma, in un’intercapedine del soffitto, un grosso coltello sporco di sangue e gli abiti indossati durante l’aggressione.
Inoltre, in una fioriera è stato rinvenuto il borsello rubato.
LA CONFESSIONE – Eider Finnegan Lee, 19 anni, ha confessato di avere ucciso il militare per “la cocaina“.
“Non pensavo fosse un carabiniere – ha detto l’americano – avevo paura di essere nuovamente ingannato“, sottolineando che il carabiniere non si sarebbe identificato. Il complice, tuttavia, ha smentito questo particolare.
La coppia di statunitensi aveva preparato i bagagli, pronti per tornare a casa la sera stessa.
LA RICOSTRUZIONE DEI MAGISTRATI – Secondo i magistrati i due turisti americani stavano cerca della droga e hanno derubato un pusher, poi hanno chiesto dei soldi per restituirgliela. La vittima del furto, però, si è presentato all’appuntamento con due carabinieri in borghese, a cui avrebbe raccontato di essere stato scippato. In seguito è scoppiata una colluttazione durante la quale è stato ucciso il militare.