«Apprezziamo il coraggio e le parole della madre di Valerio Del Grosso ma niente e nessuno potrò farci riabbracciare il nostro Luca. Chiediamo soltanto sia fatta giustizia».
A dirlo, tramite i loro avvocati Paolo Salice e Armida Decina, i genitori di Luca Sacchi, Il 24enne personal trainer che è stto ucciso con un colpo di pistola alla testa nella notte tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana davanti al John Cabot, pub in zona Appio, a Roma.
Per l’omicidio sono in carcere Valerio Del Grosso e Paolo Pirino.

Ieri, intervistata dal Gr 1, la madre di Valerio Del Grosso, Giovanna Proietti, ha detto: «Sono distrutta dal dolore sapendo che una mamma e un papà, un’intera famiglia, sta piangendo la morte di un figlio. Oggi c’è solo la vergogna e il dolore per una tragedia che non avrei mai potuto immaginare e per la quale a nome della mia famiglia posso solo chiedere scusa».
La donna ha dichiarato: «Ancora non posso credere che Valerio abbia potuto fare un gesto simile. E come me tutti quelli che lo hanno visto crescere nel quartiere. È giusto che adesso paghi e si assuma le sue responsabilità e so che lo farà».
La Proietti si è presentata la scorsa settimana in commissariato per informare su quanto aveva fatto il figlio.
«Non ho pensato mai nemmeno un minuto – ha proseguito – che si potesse fare una cosa diversa da quella che ho fatto. La nostra è una famiglia perbene, di lavoratori e per questo non potevamo aggiungere al dolore di questa tragedia la vergogna di sentirci in qualche modo complici. Quel giorno ho anche pensato che forse era l’unica maniera per dare a Valerio una speranza di riscatto».
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