A due giorni dalla conferma da parte della Corte d’Appello di Brescia dell’ergastolo per Massimo Bossetti – QUI LA NOTIZIA – la madre del muratore di Mapello ha scelto di rompere il silenzio.
La donna, Ester Arzuffi, una volta pronunciata la sentenza, ha cominciato un pianto disperato, insieme alla figlia Laura e alla moglie del figlio, Marita Comi.

“Ho provato un grandissimo dolore a vedere mio figlio piangere – ha detto Ester – Perché non vogliono rifare quel DNA? Potrebbe far superare molti dubbi“.
Su questa domanda, l’avvocato Benedetto Maria Bonomo ha detto all’ANSA: “La domanda che si pone la mamma di Bossetti non è ovviamente su un piano tecnico giuridico ma umano: da madre“.
“Non ha ancora metabolizzato la sentenza – ha aggiunto il legale – dopo la lettura non aveva compreso quello che era successo e ha intuito le conseguenze quando ha visto Massimo in lacrime, dopo averlo avvicinato, e ha provato un dolore immenso“.
Dopo la lettura del verdetto, comunque, i legali di Bossetti, 46 anni, hanno annunciato il ricorso alla Cassazione, senza attendere le motivazioni della Corte d’Appello.
Gli avvocati, inoltre, ai microfoni di Radio Anch’io hanno chiesto, a mo’ di provocazione, al Parlamento di fare una norma: “Se c’è il DNA non facciamo neanche il processo, che è altrimenti una farsa“.
E i genitori di Yara Gambirasio?
“Abbiamo accolto la sentenza con la serenità di sempre“, hanno detto il papà e la mamma della 13enne uccisa nel 2011, come riferito dal legale Enrico Pelillo.